Appello per la liberazione di Ignazio Gugliotta. Antoci: “Il governo attivi tutti i canali diplomatici”

Tra i quattro italiani rapiti in Nigeria vi è anche Ignazio “Luca” Gugliotta di Pozzallo, giovane marittimo di 33 anni che lavora per conto della Chevron.Il presidente della Provincia Franco Antoci lancia un appello affinché il giovane marittimo sia al più presto liberato, insieme agli altri italiani.“Raccolgo con tutta la mia forza l’appello che arriva dai familiari di Ignazio Gugliotta e dall’intera comunità di Pozzallo per la liberazione del giovane marittimo che si trovava in Nigeria per lavoro e per dare serenità economica alla sua famiglia. Questi atti che attentano alla libertà personale non appartengono alla nostra cultura e al mantenimento dei buoni rapporti internazionali tra il nostro Paese e la Nigeria. Sono molto vicino alla famiglia Gugliotta in questo particolare momento di angoscia e di trepidazione e faccio appello al Governo Nazionale affinché attivi tutti i suoi canali diplomatici al più presto per favorire la liberazione di Ignazio”.L’appello è sottoscritto anche dall’assessore allo sport Pietro Barrera che si sente molto vicino alla famiglia Gugliotta, originaria di Pozzallo.“Conosco Ignazio da tempo per averlo avuto anche come studente al Liceo Nautico e gli sono particolarmente vicino in questo difficile momento di angoscia. Ma lui è forte e temprato e sono sicuro che resisterà a questo abnorme atto di violenza. Sa che può contare sulla solidarietà di tutta la comunità di Pozzallo che spera di riabbracciarlo al più presto. Faccio appello al Governo Italiano e al Ministro degli Esteri affinché utilizzino tutti i mezzi per pervenire in tempi brevi alla liberazione del giovane marittimo”.

Ultimo aggiornamento

2 Maggio 2007, 00:00