Antoci replica ai consiglieri del centrosinistra: “Atteggiamento ingeneroso”

La presa di posizione dei consiglieri di centrosinistra sulla mancata discussione della relazione semestrale del presidente e sulla sua assenza all’ultima riunione del consiglio provinciale non è andata giù al presidente della Provincia Franco Antoci.“Chi parla di scarsa attenzione del Presidente nei confronti del massimo consesso – afferma Antoci – non dice il vero perché ho sempre privilegiato il dialogo con il Consiglio. E propri i consiglieri del centrosinistra mi hanno dato atto. a più riprese, di questa mia sensibilità e del rispetto che ho portato al Consiglio Provinciale. Nel comunicato dei consiglieri del centrosinistra intravedo ora un atteggiamento ingeneroso nei miei confronti perché non c’è stata da parte mia alcuna volontà di sottrarmi al confronto. La riprova è data dai fatti, e non ultimo, dalla mia presenza all’ultima seduta ispettiva del consiglio provinciale di lunedì 19 luglio quando ho risposto, insieme ai colleghi assessori, a dieci interrogazioni. Se è questa la scarsa attenzione che porto al Consiglio…”Il presidente della Provincia Franco Antoci poi entra nel merito della discussione della relazione semestrale e snocciola date e riferimenti.La relazione semestrale del secondo semestre 2003 è stata trasmessa al presidente del Consiglio Provinciale con nota prot. 24002 del 13.4.04 e, successivamente, stampata e consegnata a ciascun consigliere provinciale. Successivamente a tale data è stata inserita al punto 5 dell’ordine del giorno del Consiglio Provinciale del 3 maggio 2004 ma non è stata trattata poiché il Consiglio è stato sciolto dopo la trattazione del primo punto dell’odg. Dopo la pausa dei lavori consiliari dovuta alle elezioni Europee, l’esame della relazione semestrale è stato inserito al punto 5 dell’odg del consiglio provinciale del 29 giugno 2004, ma il Consiglio dopo l’esame dei primi 4 punti ha all’unanimità rinviato l’esame della relazione stessa, in coda all’intero odg.La seduta è stata poi aggiornata all’8 luglio 2004 ma è stato esaminato solo il conto consuntivo 2003 e dopo, il consiglio, è stato sciolto con votazione unanime. Il Consiglio è stato poi convocato per il 15 e il 22 luglio, senza che io ne fossi a conoscenza; do quindi atto e ringrazio il presidente del Consiglio Provinciale Dipasquale della sua correttezza nell’assumersi le responsabilità; correttezza che viene, semplicisticamente liquidata dai consiglieri del centrosinistra come “tentativo malriuscito” di scusare il sottoscritto. Si è verificato quindi che nella seduta del 15 luglio e del 22 luglio sono stato impegnato a Roma per impegni istituzionali. La prima volta al Quirinale su invito del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e la seconda ad un incontro urgente dei presidenti convocato dall’Upi per discutere della manovra correttiva del Governo che penalizza le autonomie locali. Non ho alcun timore nel discutere la relazione, che come è noto ai consiglieri, evidenzia il grande lavoro e i risultati estremamente positivi ottenuti dalla mia Amministrazione e di conseguenza, a fronte del mio rispetto nei confronti del Consiglio Provinciale, registro, con amarezza che i consiglieri del centro sinistra non hanno lo stesso rispetto nei miei confronti e nei confronti dei miei impegni istituzionali, imputandomi atteggiamenti che non mi sono propri. Della presunta “crisi” della maggioranza i consiglieri di centrosinistra hanno chiesto di parlarne in Consiglio Provinciale (già convocato per il 27 p.v.) e in quella sede mi riservo di intervenire e di esprimere le mie valutazioni”.

Ultimo aggiornamento

24 Luglio 2004, 00:00