I presupposti per la nascita di un Museo Ibleo dell’Emigrazione ci sono tutti. La conferma si è avuta oggi durante la riunione indetta dal presidente della Provincia Franco Antoci per verificare la fattibilità di realizzazione di questo Museo puntando sulla completa adesione del mondo della scuola. Ad illustrare il progetto il prof. Marcello Saija dell’Università di Messina, esperto della materia, che insieme alle ricercatrici Antonella e Tullia Giardina lavora da tempo alla ricostruzione di un’epoca di emigrazione siciliana dalla fine dell’Ottocento sino al secondo dopoguerra.Il progetto prevede il coinvolgimento delle Istituzioni Scolastiche, non a caso il Dirigente del CSA di Ragusa, dottor Rocco Agnone, ha dato la sua ampia disponibilità per la realizzazione del progetto che interessa, in una prima fase, la ricognizione e la raccolta del materiale storico, fotografico e delle testimonianze. In tal senso le scuole di ogni ordine e grado della Provincia saranno chiamate a svolegere questo prezioso compito di ricerca. Si individueranno pertanto dei docenti referenti per ogni scuola per avviare la raccolta del materiale e prima dell’avvio della ricerca, il professor Saija terrà un incontro con loro per illustrare la metodologia della ricerca affinché si abbia un criterio unico di ricerca per evitare difformità dei criteri e ritardi. Un ruolo importante in questa ricerca lo eserciteranno anche i Comuni in stretto collegamento con le associazioni iblee all’Estero, in tal senso c’è pure l’impegno dell’Associazione Ragusani nel Mondo, presente all’incontro col direttore Sebastiano D’Angelo. Anche la Regione Siciliana presente col dirigente dottor Lucio Ojeni ha apprezzato l’iniziativa ed ha auspicato in tempi brevi che i vari musei presenti nel territorio siciliano su questa tematica facciano rete.Il presidente Antoci si è dichiarato soddisfatto dell’incontro estremamente positivo che ha permesso di avviare questo processo di realizzazione del museo ibleo dell’emigrazione.