Ripascimento spiaggia Caucana. Replica ad Italia Nostra

Il ripascimento della spiaggia di Caucana ancora al centro dell’intervento dell’assessore al Territorio ed Ambiente Giancarlo Floriddia dopo la presa di posizione di Italia Nostra.“E’ opportuno fare delle precisazioni – afferma Floriddia – rispetto a quanto sostenuto da Italia Nostra. Intanto che l’intervento di ricostruzione della spiaggia di Caucana è stato eseguito coerentemente alle previsioni di progetto pilota approvato ritualmente, dopo aver conseguito le autorizzazioni degli Organi competenti.Non risulta a questo Ente, contrariamente a quanto affermato da Italia Nostra, che sia stato predisposto un progetto diverso da quello realizzato e redatto dallo studio Sirito di Savona che opera sulla base dell’esperienza maturata in oltre cinquanta anni nel settore dell’ingegneria naturalistica. Si evidenzia inoltre che non è stato possibile ripristinare le fini granulometrie dei sedimenti della spiaggia scomparsa che, stante il perdurare delle cause che ne hanno avviato il processo erosivo, sarebbero state anch’esse destinate a scomparire. In relazione al livello energetico delle onde dello specchio di mare antistante il tratto di spiaggia da ricostruire, è stato necessario impiegare dei sedimenti di granulometria maggiore delle sabbie preesistenti, che si sarebbero presto disperse per effetto dell’azione del mare e del trasporto eolico. Peraltro, l’utilizzo di sabbie fini per contrastare il fenomeno erosivo non avrebbe consentito di valutare il risultato conseguibile con l’impiego di sedimenti aventi granulometria diversa da quella risultante dagli studi di base risultante dall’elaborazione del progetto pilota attuato”.“Si rileva infine – aggiunge Floriddia – che l’intervento di ripascimento soggetto a continuo monitoraggio ha raggiunto l’obiettivo di fermare l’erosione che aveva già aggredito i resti archeologici ed il terrapieno su cui si sviluppa il Lungomare delle Anticaglie, in parte già crollato. E che lo stesso intervento ha altresì consentito la formazione, al posto della preesistente striscia ciottolosa formatasi a seguito del crollo della scarpata del Lungomare, di un’ampia spiaggia emersa, frequentata da numerosi bagnanti, e già in parte ricopertasi naturalmente da sabbie fini, secondo le previsioni progettuali a lungo termine”.

Ultimo aggiornamento

22 Agosto 2005, 00:00