La Provinca di Ragusa sale nelle classifiche di Unioncamere e Italia Oggi. Antoci: “La migliore qualità della vita frutto di azzeccate scelte amministrative”
La provincia di Ragusa prima in Sicilia per qualità della vita e per la crescita del valore aggiunto. Se il rapporto sulla qualità della vita in Italia proposto da Italia Oggi e dall’Università “La Sapienza” di Roma fa compiere alla provincia iblea un balzo di 14 posizioni rispetto allo scorso anno (dal 55° posto al 41° posto) anche la classifica di Unioncamere-Istituto Tagliacarne stilata sulla base del valore aggiunto per abitante nelle province fa emergere un dato positivo per la provincia di Ragusa che viaggia a passo più spedito rispetto alle altre compagne d\’area. Insomma nel Mezzogiorno Ragusa ha una marcia in più frutto della sua intraprendenza imprenditoriale e vivacità economica.Ma il dato più eloquente è quello che riguarda il rapporto sulla qualità della vita che si articola su 8 dimensioni fondamentali come l’ambiente, gli affari, il tenore di vita, il tempo libero, i servizi, il disagio sociale, la popolazione e la criminalità.Il presidente Franco Antoci commenta positivamente questo balzo in avanti della provincia di Ragusa nel rapporto 2005 sulla qualità della vita: “E’ la conferma di una provincia sempre più a misura d’uomo che sale dal 55° posto al 41° posto precedendo addirittura Milano e Roma. E’ un dato confortante che sicuramente ci lusinga e frutto di scelte amministrative azzeccate che hanno privilegiato la salvaguardia dell’ambiente, il miglioramento della qualità dei servizi, l’attenzione verso le nuove generazioni e la prevenzione del disagio sociale. C’è poi il dato inconfutabile della vitalità imprenditoriale che si lega a quello della crescita sulla base del valore aggiunto per ogni abitante. Il 41° posto di Ragusa in questo rapporto di Italia Oggi conferma lo stato di salute della nostra provincia ch’è il risultato di un buon mix tra lavoro ed ambiente. Una provincia intraprendente che sa investire, produrre e fare sistema. Il segreto di questo successo è determinato dall’integrazione che riguarda sia i comparti produttivi, poiché l’obiettivo è quello di consolidare il sistema manifatturiero sviluppando al contempo il terziario a supporto del turismo e dell’accoglienza e il comparto agroalimentare, sia il dialogo interistituzionale”.
Ultimo aggiornamento
16 Dicembre 2005, 00:00