Il confronto col direttore dell’Agenzia degli Ato Idrici e Rifiuti, Felice Crosta, a tratti acceso e polemico, ha chiuso il terzo seminario di formazione per gli amministratori degli Enti Locali, promosso dalla Provincia Regionale di Ragusa e dalla Consulta dei presidenti dei consigli comunali.Crosta, presentato dal presidente del Consiglio Provinciale Nello Dipasquale, nella prima parte della sua relazione ha fatto la genesi della nascita dei 27 Ato rifiuti in Sicilia, dello stato attuale e della prospettiva di essi, in vista dei decreti delegati approvati dal Parlamento che trasformerà le società d’ambito in Autorità d’ambitogli Ambiti Territoriali. Crosta ha presentato anche i progetti per la realizzazione in Sicilia dei 4 termovalorizzatori (Ragusa si appoggerà a quello di Augusta), mentre, per quanto riguarda gli Ato Idrici ha detto chiaramente che l’accordo di programma quadro ha fissato l’ultima proroga per ottenere i finanziamenti comunitari per far partire i piani d’ambito al 31 luglio 2006, dopo di che il Cipe stornerà questi fondi su altri obiettivi. La presenza del direttore dell’Agenzia Regionale per acqua e rifiuti ha spronato diversi consiglieri comunali ad aprire un serrato dibattito con lo stesso Crosta soprattutto sulla scelta dell’Ufficio del Commissario per l’emergenza idrica di commissariare i Comuni che non avevano ottemperato alla ratifica della scelta gestionale compiuta dalla conferenza dei sindaci e del presidente della Provincia. Crosta ha ribadito che c’era l’esigenza di andare avanti per non fermare il processo di avvio del nuovo sistema di gestione integrato dell’acqua, a fronte di diverse diffide inviate ai rispettivi consigli.La terza giornata del seminario è stata chiusa dal presidente della Provincia Franco Antoci e dalla consegna degli attestati ai partecipanti da parte del vicepresidente del consiglio provinciale Maurizio La Grua.