Premio Cutuli. Primo appuntamento con gli studenti di Modica

L’assessorato alla Pubblica Istruzione ha patrocinato la quinta edizione del premio giornalistico intitolato alla memoria di Maria Grazia Cutuli, la giornalista catanese uccisa il 19 novembre 2001, mentre, percorreva la strada che da Jalalabad porta a Kabul, in un Afghanistan in cui si combatteva per liberarlo dal regime talebano. Uccisa a colpi di kalashnikov da un commando quanto accadeva in quella terra disastrata.Sono passati più 4 anni da quel triste giorno e il ricordo della giornalista siciliana vive ancora attraverso il suo martirio. Così da 5 anni a questa parte la Fidapa organizza questo premio che ogni anno vede la partecipazione durante la cerimonia di premiazione dei genitori di Maria Grazia Cutuli.Quest’anno per promuovere meglio il premio l’assessore alla Pubblica Istruzione Giancarlo Cugnata ha proposto di fare incontri preliminari nelle scuole della provincia per parlare di Maria Grazia Cutuli e del mondo di fare giornalismo dell’inviata catanese. Il 27 marzo il primo appuntamento a Modica al Liceo Scientifico “Galileo Galilei” e confronto con gli studenti del triennio. Dopo la presentazione del dirigente Lucifora a parlare del premio è stata la past- presidente della Fidapa di Vittoria Anna Maria Zagara Li Perni, il giornalista Gianni Molè, direttore della rivista della Provincia di Ragusa e componente della commissione giudicatrice del concorso e l’assessore Cugnata.“Quello di Maria Grazia Cutuli è un esempio da seguire – ha detto la past presidente della Fidapa – ecco perché abbiamo istituito un premio per onorare la sua memoria che, guarda caso, lo scorso anno è stato vinto da una studente proprio del Liceo Scientifico “Galilei” di Modica”.Anche Molè e Cugnata hanno sottolineato il valore della missione di giornalisti al fronte come ha fatto Maria Grazia Cutuli. “Uccisi – hanno detto – mentre cercavano di capire, documentare, raccontare la realtà al di là delle versioni ufficiali, spesso incomplete, non infrequentemente false. Come ha fatto Maria Grazia. E, insieme a lei, moltissimi altri colleghi che si sono fatti guidare soltanto dai loro occhi, dalla loro passione e dalla loro onestà professionale. Quella passione che qualche volta spinge a mettersi in pericolo”.

Ultimo aggiornamento

28 Marzo 2006, 00:00