Antoci: “Sull’Ato Idrico solo terrorismo psicologico”
Aveva deciso di non rispondere pubblicamente alle provocazioni degli esponenti di Rifondazione Comunista e alle proteste di alcune associazioni e, per il rispetto che porta all’abito talare, neanche a Padre Alex Zanotelli; ma dopo la marcia indietro di qualche Sindaco e una manifestazione pubblica dei cosiddetti cittadini invisibili, il Presidente della Provincia Franco Antoci, al centro di attacchi gratuiti e demagogici ha deciso di dire basta.“La misura ora è davvero colma – dice Antoci – perché è troppo facile fare del populismo a buon mercato quando ci si sottrae alle decisioni e si opera a zig-zag. È bene che sulla vicenda dell’Ato idrico si faccia chiarezza su alcuni passaggi altrimenti ai cittadini trasmettiamo solo messaggi poco chiari e confusi.Ai comitati di cittadini che fanno terrorismo psicologico dicendo che l’acqua potrebbe aumentare del 300-400% rispondo che l’ATO idrico di Ragusa ha un suo piano d’ambito approvato nel quale la tariffa iniziale di gara soggetta a ribasso d’asta è di euro 0,99 al mc e che questa tariffa potrà, nei 30 anni previsti, raggiungere un massimo, al 13° anno, di € 1,45, per arrivare alla fine dei 30 anni a euro 1,18 al mc.Per di più l’Assemblea dei Sindaci ha previsto una tutela per le fasce più deboli e agevolazioni per categorie di reddito minimo.Queste tariffe, previste dal Piano d’Ambito, valgono sia se la gestione è quella prevista a capitale misto pubblico-privato sia nel caso di società ad intero capitale pubblico.A questi cittadini che si preoccupano giustamente di preservare il bene “acqua” faccio presente che le nostre reti idriche ed i nostri impianti fognari e di depurazione sono completamente obsoleti e che la metà circa dell’acqua che sgorga dalle sorgenti o prelevata da altre fonti, si perde prima di arrivare nei nostri rubinetti. Proprio per questo, nei prossimi tre anni è previsto un piano d’investimento di € 50.205.560 per reti idriche e per impianti fognari. Questa somma complessiva sarà finanziata per 31.074.130, (a fronte di 19.131.428 che dovranno essere apportate dal socio privato o pubblico), solo se si arriverà ad aggiudicare i lavori entro il 31 luglio p.v..Davanti a questo quadro chiaro, che viene per posizioni ideologiche strumentalizzato, vi è la posizione di diversi Sindaci (i primi a dover essere interessati ad una oculata gestione del patrimonio idrico e finanziario delle loro comunità), che da un lato hanno deliberato la costituzione della società mista pubblico-privata e, dall’altro, vanno assumendo atteggiamenti poco chiari, sfuggenti e contradditori. Questo vale sia nel centro-destra che nel centro-sinistra. Io sono stanco e nauseato da questa situazione.Al sindaco di Modica che mi accusa addirittura di comportamenti pilateschi, rispondo che mi sento come Ponzio Pilato nel Credo e mi sento oggetto di un gioco al massacro che non serve a nessuno così come non servono gli atteggiamenti ondivaghi. A questo punto voglio ribadire che non sono affezionato a nessuna particolare forma di gestione, né ho alcun particolare interesse nella vicenda visto che l’Ente che rappresento non gestisce né reti idriche né impianti fognari, ma ho solo portato avanti, democraticamente, e non pilatescamente, quanto all’unanimità o a maggioranza ha deciso la conferenza dei sindaci.Voglio inoltre comunicare, visto che devo essere io a nominare la commissione di gara, quello che farò nei prossimi giorni:1. chiederò a partire da lunedì prossimo, con lettera, a tutti i Sindaci di comunicarmi, con lo stesso mezzo, se intendono proseguire sulla strada intrapresa o vogliono tornare indietro, bloccando la procedura, per andare a costituire una società a capitale interamente pubblico.2. deciderò, in relazione alla maggioranza delle risposte ricevute, se procedere alla nomina della commissione (così come deciso, il 5 giugno, a maggioranza dei comuni, compreso quello di Modica), o se riconvocare formalmente la conferenza dei Sindaci per annullare quanto fin ora fatto3. informerò puntualmente l’opinione pubblica sulle risposte ricevute ed ogni Sindaco avrà così la grande opportunità di assumersi nei confronti dei propri concittadini la responsabilità del proprio operatoQuesto Presidente della Provincia ha detto chiaramente più volte che non decide nulla ma ha il solo compito di coordinare la conferenza dei Sindaci. Svolgendo questo ruolo senza alcuna prevaricazione ma anche senza alcun atteggiamento pilatesco, non vuole assumersi la responsabilità di far perdere alla provincia 31 milioni di euro di finanziamenti che in altre province della Sicilia, gestite dalla sinistra, sono stati utilizzati affidando la gestione dell’acqua totalmente ai privati”.
Ultimo aggiornamento
10 Giugno 2006, 00:00