Distaccamento di Polizia Stradale di Vittoria. Antoci: “E’ un errore chiuderlo”

Il Ministero dell’Interno nell’ambito dell’organizzazione dei servizi ha deciso la chiusura del distaccamento di Vittoria della Polizia Stradale e della Polizia Ferroviaria. Una scelta che penalizza un territorio al centro di un’emergenza di ordine pubblico che non può essere sottaciuta dopo gli ultimi episodi di cronaca con una serie impressionante di attentati incendiari, rapine e furti.Il presidente della Provincia Franco Antoci scende in campo per sostenere tutte le azioni necessarie alla paventata soppressione del distaccamento della Polizia Stradale di Vittoria che è stata già comunicata alle organizzazioni sindacali di categoria.“Appare strano ed inaccettabile l’orientamento del Governo – dice Antoci – che, mentre, da un lato decreta norme urgenti in materia di sicurezza per tutelare i cittadini che risultano sempre più preoccupati dalla recrudescenza della criminalità organizzata e comune, dall’altro decide la chiusura del distaccamento di Polizia Stradale di Vittoria, in un territorio che presenta un’altissima incidentalità (la più alta della provincia di Ragusa) e sul quale insisteranno nei prossimi mesi due infrastrutture “pesanti” come l’aeroporto di Comiso e l’autoporto di Vittoria. Spogliare il territorio del versante ipparino di due distaccamenti di Polizia significa allargare le maglie dei controlli per i traffici illeciti e diminuire l’azione di controllo e di sicurezza stradale in un territorio ad alto rischio per i problemi di ordine pubblico, senza considerare che a Vittoria insiste il mercato ortofrutticolo ch’è il più grosso del Meridione e dal quale partono ogni giorni diretti al Nord centinaia di camion e Tir. Non tener conto di tutte queste esigenze è davvero miope e non si può motivare questa scelta così inopportuna in questo particolare contesto e momento come una semplice razionalizzazione dei presidi delle forze dell’ordine in Italia nell’ambito dell’auspicata politica di tagli alla spesa pubblica.Faccio appello – ha aggiunto Antoci – al presidente del Consiglio e al Ministro dell’Interno affinché rivedano questa scelta e agiscano con oculatezza, salvaguardando gli interessi generali delle popolazioni del territorio di Ragusa e del versante ipparino in particolare”.

Ultimo aggiornamento

13 Novembre 2007, 00:00