Selezione per incarichi dirigenziali. Antoci e Monte: “Tutto a norma di regolamento e di legge”
Sulla scelta di indire selezioni pubbliche per l’incarico a tempo determinato di 4 incarichi dirigenziali intervengono il presidente della Provincia Franco Antoci e l’assessore al Personale Raffaele Monte per stoppare fughe in avanti di alcuni consiglieri provinciali di opposizione e per chiarire i termini della questione.“Sorprende la sortita dei consiglieri provinciali del Pd e di Sinistra Democratica, nonché del coordinatore provinciale del Pd – affermano Antoci e Monte – sulla selezione pubblica dei quattro incarichi dirigenziali che la Provincia ha indetto per coprire la figura apicale di alcuni settori i cui dirigenti titolari sono andati in pensione negli ultimi mesi e nelle more di espletamento dei relativi concorsi pubblici. Sorprende ed amareggia perché i principi ispiratori di questa selezione sono stati estremamente trasparenti, nel pieno rispetto delle norme regolamentari dell’Ente e delle leggi in vigore, ampiamente annunciati e non in contrasto con l’articolo 97 della Costituzione come si vorrebbe far credere. Anche la scelta di procedere per incarichi di un anno vanno proprio nella direzione dell’art. 97 della Costituzione sul principio dell’imparzialità quando verranno indetti i relativi concorsi. In questa fase stiamo parlando solo di incarichi a tempo determinato. A meno che non si vuole ingenerare appositamente confusione contrabbandando quattro selezioni pubbliche per incarichi dirigenziali a tempo determinato per un anno con i bandi di concorso per la copertura dei posti in maniera definitiva. Siamo su due livelli di scelta politica e gestionale completamente diversa. Un conto sono i bandi di concorso a tempo indeterminato, un altro gli incarichi per un anno. Avremmo potuto scegliere la strada degli incarichi dirigenziali per tutta la durata della legislatura così come fanno o hanno fatto, amministratori di destra e di sinistra, supportati dalle leggi Bassanini nell’ambito di quel “spoil system” legittimo e in gran voga nella pubblica amministrazione. Invece abbiamo scelto di fare i concorsi pubblici per la copertura di 4 posti di dirigenti, ma nelle more di espletamento delle procedure concorsuali non possiamo bloccare l’attività dell’Ente o continuare a coprire i posti vacanti di dirigenti con l’interim ,e quindi, abbiamo scelto di procedere con gli incarichi che cesseranno nel momento in cui verranno espletati i concorsi. La scelta dell’ “intuitu personae” prevista dai regolamenti dell’Ente e dalla normativa nazionale (d.lo 267/2000) va nella direzione di essere tempestivi e di attuare il programma politico-elettorale fissato dal presidente al momento di presentarsi al giudizio degli elettori”.Sulla questione della mancata pubblicizzazione della selezione Antoci e Monte affermano: “Gli avvisi di selezione pubblica sono stati pubblicati sul sito istituzionale dell’Ente e all’Albo Pretorio e sono da tempo di dominio pubblico perché la Giunta Provinciale ha presentato tutta la manovra in materia di politiche del personale in un’apposita conferenza stampa dove ha illustrato il piano occupazionale 2008-2010, il piano di stabilizzazione e il regolamento per l’assegnazione delle posizioni organizzative. Lo abbiamo fatto in tempi non sospetti annunciando la volontà dell’Ente di indire i concorsi per 4 posti di dirigente e nelle more di espletamento del concorso di procedere all’assegnazione di incarichi a tempo determinato per settori nevralgici per la vita amministrativa dell’Ente come il settore dei servizi finanziari, il settore del personale che dovrà gestire tutta la fase dei concorsi, il settore dei tributi e quello per il turismo che abbiamo istituito dopo la soppressione dell’Aapit proprio per non lasciare alcuna “vacatio” gestionale in questo settore. La procedura dell’intuitu personae è legittima, normata dalla legge per gli incarichi a tempo determinato e sarà fatta alla luce del sole e in piena trasparenza”.
Ultimo aggiornamento
15 Dicembre 2008, 00:00