Alluvioni in provincia. Richiesta dello stato di calamità naturale

Le alluvioni di questi giorni che hanno prodotto ingenti danni in agricoltura hanno aggravato la crisi di un settore già penalizzato da una serie di congiunture negative. A tal proposito il presidente Franco Antoci e l’assessore allo Sviluppo economico Enzo Cavallo, hanno scritto al presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo e all’assessore regionale all’Agricoltura Giovanni La Via per chiedere l’accertamento dei danni e il riconoscimento e la dichiarazione dello “stato di calamità naturale” per la provincia di Ragusa e l’adozione di provvedimenti straordinari per il ripristino delle strutture danneggiate e per venire incontro alle esigenze delle imprese interessate. Le persistenti piogge torrenziali di questi giorni ed i forti venti hanno causato ingenti ed incalcolabili danni, in corso di stima, in tutto il territorio provinciale soprattutto nel settore agricolo già in difficoltà per le precedenti calamità e per la pesante crisi che interessa tutti i comparti produttivi. Sul piano strutturale, le abbondanti piogge, oltre ad allagare i suoli (comprese le aree protette) hanno provocato frane, smottamenti, cedimento di muri a secco e di contenimento realizzati per il terrazzamento dei terreni, inondazioni, impraticabilità di molte strade rurali e di penetrazione agricola, nonché il danneggiamento di fabbricati rurali e strutture aziendali. Altrettanto rilevanti sono anche i danni causati dai forti venti che si sono ripetuti in questo periodo e che hanno colpito e danneggiato, fra l’altro, gli impianti serricoli e le colture arboree. L’allagamento dei terreni ha determinato considerevoli danni alle coltivazioni a pieno campo, cerealicole e foraggiere anche per l’impraticabilità dei terreni utilizzati per il pascolo del bestiame: il tutto senza trascurare gli effetti, da quantificare, di fenomeni di asfissia radicale causati dagli enormi quantitativi d’acqua di cui i suoli sono imbevuti, stagnanti sulle superfici coltivate e di muffa nelle colture e nelle produzioni in area protetta per l’eccessiva umidità riscontrata all’interno delle serre.“Alla richiesta dello stato di calamità naturale – afferma l’assessore Cavallo – dovranno seguire interventi per mettere le imprese nelle condizioni di superare le difficoltà derivanti dalle avverse condizioni climatiche. Oltre all’adozione di provvedimenti straordinari viene sollecitata la sospensione di tutte le scadenze bancarie e contributive in atto”.

Ultimo aggiornamento

18 Gennaio 2009, 00:00