Consiglio Provinciale. Approvati due ordini del giorno per il mantenimento delle province
Il consiglio provinciale di Ragusa, così come gli altri 103 consigli d’Italia, ha tenuto ieri una seduta aperta per il mantenimento delle Province e per fermare la “campagna denigratoria in atto contro le istituzioni territoriali che costituiscono il presidio pluralistico e democratico di un’articolazione della Repubblica italiana”.Il Consiglio Provinciale si è aperto con la dichiarazione del presidente Giovanni Occhipinti che ha illustrato i motivi dell’indizione del consiglio provinciale con l’obiettivo di sollecitare il Governo Nazionale e il Parlamento alla rapida approvazione di norme per la semplificazione e la razionalizzazione delle funzioni di ogni livello di governo previsto dalla Costituzione, a partire dall’approvazione del disegno di legge delega sul federalismo fiscale e dalla presentazione in Consiglio dei Ministri del complesso dei provvedimenti relativi all’individuazione delle funzioni fondamentali dei Comuni e delle Province e alla scrittura della nuova Carta delle Autonomie locali. I motivi della decisione dell’Upi (Unione Province Italiane) di tenere consigli provinciali aperti per “aprire un confronto reale sull’organizzazione del sistema istituzionale del Paese”, sono stati illustrati dal presidente della provincia Franco Antoci anche nella sua qualità di vice presidente nazionale dell’Upi.“Quella della convocazione dei consigli provinciali è un’iniziativa forte – ha detto Antoci – che l’Upi ha voluto mettere in campo per cercare di evidenziare i compiti e le responsabilità delle Province. E’ anche un modo per dire basta alla campagna denigratoria che con facile demagogia viene portata avanti negli ultimi mesi. Ricordo le parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano quando come ufficio di presidenza dell’Upi gli abbiamo reso visita. “Mi raccomando – ci disse Napolitano – crescete ma non moltiplicatevi”. E il senso della battuta va colto appieno per dare più competenze alle Province. In particolare chiediamo che sia definito chiaramente il ruolo delle Province, nelle funzioni di governo del territorio, di programmazione e di pianificazione territoriale e che siano ricondotte in modo organico in capo alle Province le funzioni di governo di area vasta di diversi organismi ed enti intermedi come l’Ato Idrico e Ambiente, le Comunità Montane, i Consorzi di Bonifica e gli altri enti decentrati delle Regioni”.Ricco ed articolato il dibattito che ha registrato la partecipazione dei parlamentari Giuseppe Di Giacomo (Pd), Roberto Ammatuna (Pd), Innocenzo Leontini (Pdl) e dell’ex senatore Gianni Battaglia, mentre, per i consiglieri provinciali sono intervenuti Salvatore Moltisanti (Fi), Fabio Nicosia (Pd), Pietro Barrera (Mpa), Alessandro Tumino (Sd), Enzo Pelligra (An), Giovanni Iacono (IdV), Ettore Di Paola (Udc), Silvio Galizia (Azzurri verso il Pdl), Ignazio Nicosia (Alleanza Siciliana-La Destra).Il consiglio si è chiuso col voto di due ordini del giorno proposti dall’Upi e dall’Urps. Il primo è stato votato con l’astensione di Iacono (IdV) e Ignazio Nicosia (La Destra), mentre, il secondo che prevede tra l’altro l’immediata conferma e conseguente corresponsione dei fondi per la viabilità secondaria “sottratti” per dare copertura finanziaria all’abolizione dell’Ici è stato votato all’unanimità.
Ultimo aggiornamento
31 Gennaio 2009, 00:00