Progetto agenzia Sal per favorire la ricerca di lavoro per soggetti svantaggiati
Favorire l’integrazione socio-lavorativa per i “lavoratori deboli” che sul mercato hanno un insufficiente “appeal” occupazionale (persone disabili, disoccupati di lunga durata, lavoratori over 40, soggetti svantaggiati ai sensi dell’art. 4 della legge 381/91). L’assessore alle Politiche Sociali Raffaele Monte ha voluto rendere più concreta quest’opportunità di integrazione socio-lavorativa per le persone che incontrano difficoltà nella ricerca di occupazione decidendo di finanziare il progetto Agenzia SAL – Obiettivo Lavoro. Il progetto sarà gestito dal Consorzio Sol.Co Catania Rete di Imprese Sociali Siciliane mediante l’Idea Agenzia per il Lavoro, prima impresa sociale italiana no profit di mediazione tra domanda e offerta di lavoro con il supporto del Consorzio di cooperative sociali Sol.Coop. Ibleo e del Consorzio LA.I.RE e con la collaborazione della Cisl provinciale, dell’Unione Provinciale di Ragusa delle Confcooperative, della Cia, dell’Associazione di Promozione sociale “Pro Diritti H” e dell’Ausl 7.L’accordo, avviato in via sperimentale a Ragusa prevede la realizzazione di azioni congiunte dirette a realizzare percorsi di integrazione sociale, a migliorare i livelli formativi, a definire sistemi di orientamento professionale, a facilitare e promuovere la creazione di forme di impiego diretto e indiretto per le persone deboli sul mercato del lavoro.“Negli ultimi anni nella provincia di Ragusa – afferma l’assessore Monte – si è assistito ad un notevole incremento delle persone con svantaggio sociale con particolare riferimento ai disabili psicofisici La crisi occupazionale, la diffusione di nuove tecnologie, la presenza di atteggiamenti pregiudiziali e discriminanti nei confronti dei soggetti svantaggiati e i ritardi nel recepimento e nell’attuazione delle normative in materia di orientamento, formazione e collocamento con particolare riguardo alla legge 68\\99 inoltre, ne ha aggravato le già precarie condizioni ed ha accentuato la condizione di isolamento. L’accesso al mercato del lavoro è divenuto sempre più selettivo rispetto alle risorse umane, favorendo l’ingresso solo a coloro in grado di adeguare la propria capacità lavorativa ai velocissimi mutamenti dei mercati. L’essere svantaggiato sociale costituisce un’ulteriore barriera all’ingresso nel mercato del lavoro a causa dell’aggravarsi delle condizioni soggettive, nonché delle barriere di natura culturale presenti anche nei mercati del lavoro locali. Da qui l’esigenza di creare un’agenzia che possa mediare la domanda e l’offerta soprattutto per i giovani che fuoriescono precocemente dal circuito formativo o per i soggetti con disagio psicosociale. E’ un progetto dalla parte delle categorie deboli che potrà dare risposte concrete alle istanze che arrivano da questi soggetti che vogliono e devono restarew protagonisti della società”.
Ultimo aggiornamento
16 Marzo 2009, 00:00