Consiglio provinciale aperto a Catania. Le Istituzioni iblee in coro: \\”l’Università a Ragusa non si tocca\\”

In piazza a Catania per difendere l’Università a Ragusa. Le Istituzioni iblee si schierano a favore del Consorzio Universitario Ibleo che ha aperto una vertenza con il Senato Accademico dell’Università degli Studi di Catania.Il consiglio provinciale aperto, indetto dal Presidente del Consiglio Giovanni Occhipinti, ha manifestato pubblicamente in piazza Università a Catania per difendere i corsi universitari di Ragusa, che con una decisione unilaterale del Senato Accademico, sono stati cancellati a partire dal prossimo anno di studi.Ad apertura dei lavori il presidente del Consiglio Giovanni Occhipinti ha stigmatizzato il comportamento del rettore di Catania che ha avuto poco rispetto delle istituzioni iblee in tutta questa vicenda.Il presidente della Provincia Franco Antoci nel suo intervento ha ricordato che “una esperienza di 19 anni di presenza universitaria in provincia di Ragusa non può essere cancellata con un improvviso colpo di spugna.\\”Abbiamo dovuto sottoscrivere – aggiunge Antoci – delle convenzioni-capestro ove tutti i possibili oneri erano a carico del Consorzio e degli enti locali, ma abbiamo sempre rispettato i nostri impegni. Invece in violazione delle convenzioni esistenti e in dispregio di una comunità operosa ed onesta che ha sempre onorato gli impegni, ecco che ci arriva la mazzata. Ma non permetteremo questo \\”scippo\\” ed attiveremo tutte le azioni possibili, sia politiche che giudiziarie, per evitare la cancellazione dei corsi universitari a Ragusa”.Durante i lavori consiliari sono intervenuti anche i sindaci di Ragusa e di Modica Nello Dipasquale ed Antonello Buscema che hanno stigmatizzato il comportamento poco istituzionale del rettore di Catania verso i rappresentanti degli enti locali della provincia di Ragusa; successivamente il presidente del Consorzio Universitario Ibleo Giovanni Mauro, ha fatto la cronistoria dell’interlocuzione avuta con il rettore di Catania in queste ultime settimane e della illegittima decisione del Senato Accademico di sospendere i corsi universitari a Ragusa dal prossimo anno. Mauro ha annunciato che il consorzio attiverà due procedimenti giudiziari, uno davanti al Tar per chiedere la sospensiva della delibera del Senato Accademico ed uno davanti al Tribunale per chiedere i danni per l’interruzione unilaterale del contratto. Mauro ha dato poi lettura di un messaggio del Vescovo di Ragusa,Paolo Urso, di condivisione dell’azione intrapresa dalle istituzioni iblee per difendere l’Università in provincia di Ragusa.Il dibattito è stato animato dagli interventi dei parlamentari iblei Riccardo Minardo, Orazio Ragusa, Roberto Ammatuna e Innocenzo Leontini, del segretario provinciale della Cgil di Ragusa, Giovanni Avola e dei consiglieri provinciali Giovanni Iacono (IdV), Enzo Pelligra (An) e del consigliere comunale di Ragusa Filippo Frasca. Poi il confronto col Rettore di Catania Antonio Recca, lungo e polemico, prima della decisione di un ennesimo confronto domani, venerdì 12 giugno alle ore 17, tra lo stesso Recca e una delegazione ristretta politico-istituzionale della provincia di Ragusa

Ultimo aggiornamento

11 Giugno 2009, 00:00