Michelin e Gambero Rosso premiano ristoranti e bar della provincia. Carpentieri: “Motivo di attrazione del territorio”

La guida Michelin 2010 premia ristoranti e bar della provincia di Ragusa. Un riconoscimento che fa onore all’imprenditorialità iblea e ai ristoratori ed esercenti bar che tengono alto l’orgoglio professionale e il nome del territorio ibleo.Sono infatti quattro i ristoranti stellati in provincia a conferma di una tradizione cucinaria di alto livello. Ciccio Sultano del Duomo di Ragusa mantiene le sue due stelle così come mantengono le proprie posizioni La locanda Don Serafino di Ragusa Ibla e la Gazza Ladra dell’hotel Palazzo Failla di Modica Alta. Ma quest’anno c’è anche una new entry: è il ristorante La Fenice dell’Hotel Villa Carlotta a Ragusa di Mauro Malandrino, che va ad arricchire l’ampia offerta gastronomica di una provincia tra le più piccole d’Italia ma con un rapporto qualità in terreno gastronomico tra i più alti. Ma non ci sono solo i ristoranti perché nei giorni scorsi il Gambero Rosso ha stilato una guida dei migliori Bar d’Italia dove tra gli altri sono insigniti diversi locali della provincia come la Pasticceria Bar Di pasquale di Ragusa che ha ottenuto 3 tazzine e 3 chicchi, il Rosy Bar di Modica 2 tazze e 2 chicchi, il Caffè Sicilia 2 tazze e un chicco, per menzionare i più medagliati.Forte soddisfazione per i risultati ottenuti è stata espressa dal vicepresidente della provincia Girolamo Carpentieri, che detiene anche la delega al Turismo. “I riconoscimenti assegnati dalla guida Michelin e dal gambero Rosso si prestano ad una doppia lettura. Da un lato confermano l’elevata qualità della nostra enogastronomia e dei prodotti tipici di questo territorio; dall’altra, attraverso l’inserimento di un nuovo ristoratore insignito della stella e con le numerose segnalazioni incluse nella guida, suggerisce come l’enogastronomia d’eccellenza deve essere uno degli elementi più caratterizzanti dell’offerta turistica del territorio. Mantenere un alto target qualitativo della produzione enogastronomica – conclude Carpentieri – è infatti il solo elemento che può dare forte competitività a questo territorio su tutti i mercati del turismo nazionale ed estero”.

Ultimo aggiornamento

26 Novembre 2009, 00:00