La Regione ha adottato il Piano Paesistico. Il territorio pronto a battersi per l\’immediata revoca
Un documento unitario da presentare alla Regione, un immediato incontro con l\’Assessore Regionale ai BB.CC. e tutte le forme di protesta civili possibili per scongiurare l\’imminente pericolo che il Piano Paesistico, redatto dalla Sovrintendenza ai BB.CC. di Ragusa, possa diventare definitivo.Questo è quanto scaturito dall\’incontro, svoltosi presso la sala Convegni della Camera di Commercio di Ragusa, organizzato congiuntamente dalla CCIA e dall\’assessorato Provinciale al Territorio, Ambiente e Protezione Civile. A far scaturire questa ferma presa di posizione la notizia dell\’adozione, da parte della Regione, del Piano Paesistico provinciale, comunicata dall\’ on. Riccardo Minardo. Un atto per molti interpretato come una dichiarazione di guerra. E proprio all\’on. Riccardo Minardo e all\’ on. Roberto Ammatuna, presenti all\’incontro, è stato rivolto l\’invito ad attivarsi immediatamente alla Regione per bloccare tale provvedimento. La necessità di scelte condivise è stata al centro dell\’intervento del presidente della Provincia Franco Antoci che ha dichiarato:”Quando si pongono in essere normative e previsioni di legge non accettate dal territorio purtroppo si finisce con il causare danni maggiori. Questo perché, e il passato lo insegna, si scatena una reazione della popolazione che avvia azioni irrispettose nei confronti del proprio territorio. Ciò che noi vogliamo sono quindi norme condivise, perché è la condivisione che da vita al rispetto”“E\’ necessario un intervento immediato – ha detto il primo cittadino ragusano, Nello Di Pasquale – affinché il Presidente della Regione non si macchi del più grande delitto che si possa commettere nei confronti di un territorio. E\’ chiaro che qualcuno sta cercando di mettere un freno a questa provincia con la scusa della tutela, ecco perché è necessario un intervento anche da parte di tutta la deputazione iblea che mi dispiace oggi non vedere presente qui in prima linea”. Immediata l\’attivazione della deputazione presente: l\’on. Minardo ha assicurato un incontro a breve con l\’assessore regionale ai Beni Culturali mentre l\’on. Ammatuna ha invitato gli attori socio – economici del territorio ad aiutare i parlamentari a redigere una proposta di legge, da presentare al Parlamento regionale, che da un lato blocchi tale adozione e dall\’altro detti le regole per il futuro. Per i consiglieri provinciali Abbate e Ficili è necessario mettere in campo subito tutte le azioni necessarie a bloccare l\’iter di approvazione del piano, mentre la consigliera Barone ha suggerito di esaminare la natura conformativa del suddetto strumento ed invitato gli amministratori locali ad avere una perfetta conoscenza del proprio territorio. “Questo territorio – ha aggiunto il Presidente della Camera di Commercio Giuseppe Cascone – è d\’accordo ad un Piano Paesistico ma deve essere un piano condiviso e che tenga conto delle esigenze di tutti. Ad oggi abbiamo sempre operato nel rispetto e nella tutela del nostro patrimonio ambientale”. Nel corso dell\’incontro più volte è stata espressa un\’ampia condivisione del percorso portato avanti dall\’assessore Provinciale al Territorio, Ambiente e Protezione Civile e piena solidarietà nei suoi confronti è stata espressa per gli attacchi di cui è stato oggetto negli ultimi giorni. “La Provincia – ha concluso Salvo Mallia – continuerà a fare la sua parte e non intende arrendersi fino a quando non si giungerà ad un Piano condiviso e frutto della volontà del nostro territorio. Rassicuro pertanto tutti che non è mia intenzione lasciare il posto che ricopro ma anzi mi sento ancor più motivato a portare avanti una battaglia che è di tutti e che intendo sostenere con tutto l\’apporto che mi è e mi sarà possibile. A che mi critica suggerisco di tornare a lavorare seriamente al piano paesistico invece di fare proclami sulla stampa ed oggi l\’incontro odierno ha evidenziato come le tesi avanzate facciano acqua da tutte le parti. Oggi era la sede opportunità per un confronto pubblico ma evidentemente si preferisce disapprovare da lontano sottraendosi ad un democratico contraddittorio. Anziché continuare a dialogare attraverso i media invito a tornare a far politica nelle sedi opportune ascoltando i portatori di interesse del territorio che oggi, al di la dei colori politici, hanno dimostrato di essere molto più vicino alle mie posizioni rispetto a chi grida al vento\\”.
Ultimo aggiornamento
11 Agosto 2010, 00:00
Libero Consorzio Comunale di Ragusa