Pino D\’Aleppo, Mallia precisa il ruolo dell\’Ente Gestore nei confronti dei produttori serricoli

La Provincia è pronta trovare una soluzione percorribile a favore degli agricoltori le cui attività risultano ricadenti all’interno delle riserve naturali. “Sono disponibile – dichiara Salvo Mallia, assessore provinciale al Territorio, Ambiente e Protezione Civile, a valutare tutte le soluzioni possibili per venire incontro alle esigenze dei produttori serricoli, le cui attività ricadono all\’interno della Riserva Naturale del Pino D\’Aleppo e sanzionati perché non in regola con quanto previsto dalla normativa vigente, a condizione che siano attuabili nel rispetto della legge”. Salvo Mallia commenta così alle dichiarazioni rilasciate dal Presidente della commissione “Attività Produttive”, Salvatore Mandarà. “Occorre però precisare – continua Mallia – onde evitare fraintendimenti, che non esiste alcuna vessazione da parte dell\’Ente Gestore ma solo il rispetto delle regole che questo Ente, come del resto tutti, è tenuto a rispettare. I verbali a cui si fa riferimento sono stati elevati ben 13 anni dopo l\’istituzione della riserva e attestano, pertanto, che le serre sanzionate sono state realizzate ad area protetta istituita, contravvenendo in tal modo alle prescrizioni legislative che vietano assolutamente l\’istallazione delle serre in quelle aree. I verbali sono stati notificati agli interessati nei termini di legge che, pertanto, sono stati messi a conoscenza non solo della sanzione amministrativa ma anche dell\’obbligo di ripristino dei luoghi. A questo si aggiunga che, oggi e dopo quasi sette anni dall\’elevazione dei verbali, in linea con le indicazioni dell\’ufficio legale nonché della direzione generale dell\’ente, questo assessorato, considerato l\’avvicinarsi dei termini di prescrizione, ha provveduto ad informare nuovamente tutti i proprietari sanzionati a regolarizzare le loro posizioni pena la richiesta di esecuzione in danno ”.“La legge è uguale per tutti – conclude Mallia – indipendentemente dalla natura delle attività abbiamo quindi proceduto a far rispettare le regole, ovviamente c\’è la piena disponibilità a venire incontro alle esigenze degli interessati, permettendo loro di procedere al ripristino dei luoghi nei tempi necessari, ma è anche vero che non possiamo creare situazioni di disparità e soprattutto non possiamo agire non tenendo conto delle indicazioni provenienti dall\’attuale legislazione”.

Ultimo aggiornamento

18 Marzo 2011, 00:00