Ragusa letteraria. Viaggio nelle eccellenze della provincia

“Ragusa letteraria”, il convegno promosso nell’ambito dell’85° anniversario della Provincia di Ragusa ha celebrato la produzione letteraria iblea, enucleando motivi e attori rappresentativi di un panorama corposo e assai variegato, forte di personalità straordinarie come Vann’Antò, Quasimodo, Bufalino, per richiamare solo i massimi. Il convegno, aperto dal saluto istituzionale del presidente Franco Antoci che ha posto l’accento sul ruolo della Provincia anche nella scelta di dare più ‘voce’ alla cultura, ha ospitato voci di sicuro prestigio nello scenario culturale odierno. I relatori, introdotti e coordinati dalla critica letteraria Elisa Mandarà che ha ricercato alcune costanti della forma e dell’immaginario, riscontrabili nella creatività di ascendenza iblea, hanno rappresentato con dovizia di particolari le eccellenze letterarie iblee.Il preside della facoltà di Lingue e Letterature straniere di Ragusa, Nunzio Zago, ha offerto una panoramica ampia delle figure che costellano il percorso letterario provinciale dal Settecento al Novecento. Su Scicli quale luogo immaginifico letterario si è intrattenuto Antonio Di Grado, ordinario di Letteratura Italiana presso l’Università di Catania, dando massimo rilievo alla celebre pagina di Vittorini. Paolo Mauri, critico letterario del quotidiano ‘la Repubblica’ ha illustrato aspetti tematici e formali di “Terra matta” di Vincenzo Rabito. Al quale è stato dedicato un momento speciale della serata, con la proiezione del trailer del docufilm “Terra matta. Il Novecento italiano di Vincenzo Rabito analfabeta siciliano”, della regista Costanza Quatriglio, messo gentilmente a disposizione dalla produttrice Chiara Ottaviano.

Ultimo aggiornamento

12 Gennaio 2012, 00:00