Polizia Provinciale. Bilancio di un anno

Bilancio di un anno della Polizia Provinciale. L’immissione in servizio all’inizio del 2011 di sette nuovi agenti ha rappresentato un momento importante di potenziamento dell’organico che, unitamente all’esperienza e professionalità dei colleghi “anziani”, ha permesso di raggiungere ulteriori risultati positivi in tutti i settori di competenza della polizia provinciale.In materia ambientale i migliori risultati raggiunti, con l’effettuazione di controlli presso imprese artigiane ed industriali (tra queste lavanderie, tipografie, gommisti e lavorazione marmi), mirati alla corretta tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi prodotti nel ciclo di lavorazione, nonché alla compilazione del formulario di identificazione e del M.U.D. Accertamenti specifici sono stati disposti all’interno di numerosi cantieri edili al fine di garantire che il conferimento dei rifiuti inerti provenienti da demolizione, costruzione e scavi avvenisse presso gli impianti autorizzati. “In tale contesto – afferma il comandante della Polizia Provinciale Raffale Falconieri – s’inquadra l’operazione svolta nel settembre scorso in contrada Treppiedi Nord a Modica, a seguito dell’abbattimento di tre strutture incomplete di proprietà dello Iacop di Ragusa, che ha portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria di 6 persone coinvolte nell’attività illecita di gestione di una ingente quantità di rifiuti speciali inerti che venivano smaltiti in un’area agricola senza il preventivo trattamento”.L’attività della Polizia Provinciale si è caratterizzata poi nell’azxione di contrasto al fenomeno delle “fumarole”, prodotte dall’incenerimento dei rifiuti agricoli all’interno delle attività produttive. All’uopo specifici controlli sono stati svolti in 72 aziende agricole della fascia costiera. Altri servizi hanno permesso di accertare casi di smaltimento illecito di rifiuti industriali riversati direttamente sul suolo o, come nel caso di acque reflue costituite siero di latte, immesse direttamente nel sottosuolo abusivamente e senza nessun preventivo trattamento depurativo. Nel complesso, il Nucleo Ambientale, oltre alla contestazione di infrazioni amministrative, ha accertato n. 42 reati ambientali e denunciato per gli stessi n. 51 soggetti all’Autorità Giudiziaria.Di particolare rilievo, nel 2011, l’attività condotta su tutto il territorio ibleo dal Nucleo di Polizia Venatoria, per garantire l’osservanza delle norme di sicurezza nelle pratiche di caccia e il rispetto delle regole del Calendario Venatorio. Particolare attenzione è stata dedicata alla zona dei Pantani Bruno e Longarini (che dal luglio 2011 è Riserva Naturale Orientata), in territorio di Ispica, per la tutela delle pregiate specie di uccelli in migrazione da o per il continente africano. L’attività di contrasto del deprecabile fenomeno del bracconaggio ha avuto il suo epilogo nell’operazione di controllo notturno del giugno scorso che ha portato alla identificazione ed arresto di tre soggetti della provincia di Catania che in poche ore avevano abbattuto, in periodo di chiusura generale della caccia, 91 conigli selvatici. Nel totale il Nucleo ha identificato e denunciato 42 soggetti per reati venatori di vario genere, dalla caccia con mezzi vietati (richiamo acustico o con furetto) al furto venatorio, dalla caccia in periodo di chiusura generale alla caccia a bordo di natanti, al porto di abusivo di armi. Ha accertato inoltre n. 11 reati venatori commessi da persone rimaste purtroppo ignote. Tutta l’attività di contrasto di cui sopra ha portato al sequestro di n. 38 fucili, n. 1522 cartucce, n. 12 furetti, n. 15 richiami acustici, cartucciere, amplificatori, trasportini per furetti, 1 natante, fari. Sono stati recuperati e consegnati al Centro Recupero Fauna Selvatica di Comiso n.3 gheppi e 2 allocchi, che presentavano ferite di vario genere. E’ stata inoltre sequestrata la fauna selvatica illecitamente abbattuta tra cui n. 11 colombacci, n. 104 conigli selvatici, 28 allodole, 17 tordi e 1 folaga.“Non meno importante l’attività di controllo e vigilanza operata dal personale del Nucleo di Polizia Stradale – afferma Falconieri – lungo le strade di competenza provinciale. Purtroppo, nonostante i notevoli sforzi profusi per prevenire e contrastare quei comportamenti vietati dal codice in quanto pregiudizievoli della sicurezza della circolazione stradale (con l’accertamento di oltre 1000 infrazioni al codice e la sottrazione di 1201 punti patente), questa Polizia Provinciale ha registrato un sensibile incremento dei sinistri stradali sulle arterie provinciale. A fronte degli 85 incidenti rilevati nel 2010 (di cui n. 2 con esito mortale e n. 82 persone ferite), nel 2011 gli agenti sono intervenuti per il rilievo di n. 109 sinistri stradali, dai quali è derivato il decesso di 5 persone ed il ferimento di altre 101. Molti ed in aumento i sinistri cosiddetti “autonomi”. In numerosi casi è stato accertato che causa principale o quanto meno concausa del sinistro è stata la velocità non adeguata alle condizioni della strada e del traffico, l’uso di cellulari, l’uso di sostanze alcoliche o stupefacenti. I superiori dati devono sicuramente far riflettere ed orientare l’attività di prevenzione e contrasto dei prossimi mesi per sensibilizzare l’utenza tutta circa la necessità di rispettare le norme stradali, per far si che nel 2012 si registrino meno incidenti”.“L’attività della Polizia Provincia – afferma l’assessore Salvatore Minardi – è sotto gli occhi di tutti. E’ fortemente caratterizzante nella prevenzione dei reati ambientali e bisogna dare atto che significativi risultati sono stati raggiunti nella lotta senza quartiere al fenomeno del bracconaggio e delle fumarole. Anche nel 2012 l’attività sarà improntata in tal senso perché in una società a misura d’uomo e per salvaguardare il nostro incantevole territorio bisogna attivare tutte le azioni possibili per la tutela ambientale”.

Ultimo aggiornamento

13 Gennaio 2012, 00:00