Chiusa stagione venatoria. Bilancio della Polizia Provinciale

Chiusa la stagione venatoria, lo scorso 31 gennaio, è tempo di bilanci per la Polizia Provinciale che ha una ‘mission’ d’istituto e significativa per frenare e combattere il fenomeno del bracconaggio.Nonostante un organico sempre più ridotto la Polizia Provinciale non ha fatto venire meno la propria presenza su tutto il territorio provinciale, mettendo in campo, nel complesso, 288 pattuglie tra i due ambiti territoriali di caccia nei quali è suddiviso il territorio ibleo.In generale è stata registrata una sensibile diminuzione del numero di cacciatori in attività nelle zone di caccia, probabilmente a causa della ridotta quantità di selvaggina, così la Polizia Provinciale di Ragusa ha vigilato con maggiore attenzione per evitare che il bracconaggio potesse ulteriormente depauperare il patrimonio faunistico provinciale. Altro obiettivo era quello di assicurare che la pratica venatoria avvenisse in condizioni di sicurezza, nel rispetto delle distanze da fabbricati e strade e tenendo conto delle regole di prudenza per scongiurare gravi incidenti.Il comandante provinciale Raffaele Falconieri traccia un bilancio al termine della stagione venatoria: “In tutta la stagione sono stati controllati oltre 500 soggetti. Per 26 è scattata la denuncia, in stato di libertà, all’Autorità giudiziaria per reati venatori vari: dal furto venatorio alla caccia con mezzi vietati, dalla detenzione illecita di fringillidi (cardellini) o di specie animali minacciate da estinzione all’omessa custodia di arma o al porto abusivo di armi da fuoco. Ai predetti, vanno aggiunti i 12 cacciatori maltesi denunciati nel mese di gennaio 2018, a seguito di diverse operazioni condotte presso il porto di Pozzallo, congiuntamente a personale della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane. La metà dei reati accertati è costituita dalla pratica della caccia con l’uso di mezzi vietati, quali il furetto e i richiami acustici che riproducendo il verso di uccelli di certe specie li attirano in gran numero in poco spazio, consentendone il facile abbattimento in poco tempo. Sono state inoltre accertate 21 violazioni di carattere amministrativo per mancata annotazione dei dati prescritti sul tesserino regionale, l’esercizio della caccia nei pressi di fabbricati, attività venatoria in ambito territoriale di Caccia non autorizzato. Quest’incessante attività ha comportato il sequestro della fauna selvatica illecitamente abbattuta, tra cui 88 colombacci, 27 anatre, 15 conigli selvatici, tortore e tordi. Nel complesso, sono stati, inoltre, sequestrati 36 fucili, 2929 cartucce a pallini, 20 cartuccere, 7 furetti, 10 richiami acustici e molto altro materiale ancora”.Ieri il neo Commissario straordinario dell’Ente, Salvatore Piazza, ha reso visita agli agenti del Corpo di Polizia Provinciale, così ha fatto con tutti i dipendenti anche nelle sedi distaccate, e l’occasione è stata buona per apprezzare l’impegno degli agenti nonché per congratularsi con loro per i risultati conseguiti dal Corpo ed in particolare dal personale del Nucleo Venatorio nell’ultima stagione venatoria. Piazza ha chiesto al comandante Falconieri di mantenere alta la guardia nei servizi di vigilanza a tutela dell’ambiente e del patrimonio faunistico della Provincia.

Ultimo aggiornamento

12 Febbraio 2018, 00:00